sabato 26 febbraio 2011

MILANO FASHION WEEK: DAY 3-4


E voilà eccomi qui per farvi un riassunto del 3°e 4° giorno delle tanto chiaccherate sfilate milanesi. 
Ieri e oggi sono saliti in passerella Versace, Blumarine, Moschino, Antonio Marras, Jill Sanders, e ancora prima Max Mara e Prada. Se volete saperne di più continuate a leggere :-) .....


MOSCHINO: OH MY LOVELY BOAT!

Per il prossimo inverno Moschino abbandona gli eccessi provocatori a é solito per proporre pezzi più sobri e portabili. Smoking, abiti da cocktail, tessuti lurex e vistosa bigiotteria sono i diktat che propone per la prossima stagione. I pezzi forti? I tailleurs che diventano divise, l'abito da sera col fiocco davanti, il completo profilato: tutto per un perfetto stile da crociera. 
Bella anche la fantasia di rose che ricorda un po' le vecchie tappezzerie. 
Forse ciò che manca é il tono ironico tipico della maison, anche se a mio avviso i capi sono facilemnte riconducibili al marchio. 
Divertente l'abito nero con il plastron di rouges sul davanti che ricorda la divisa da cameriere, bellissimo l'abbinamento di un maglione blu intenso con una lunga gonna in lamé dorato. 
Molto raffinato l'accostamento del nero col rosa cipria.
Una serie di pezzi particolari ma mettibili che vorrei tanto avere nel mio guardaroba!

















ANTONIO MARRAS: LA FORZA DEL SENTIMENTO


La collezione di Marras é un omaggio alla donna degli anni 40. 
Lo stilista porta in passerella il guardaroba delle donne di un tempo, emancipate e sicure di sé ma chiuse nel proprio ruolo di mogli e madri. 
Evidente é l'uso del patchwork inteso come abiti tagliati, scuciti, aperti e ricuciti su nuovi tessuti come usavano fare le nostre nonne. 
I must: casti colletti bianchi appoggiati sulle sottovesti nere, mani leggere, plissé, mix di blu e nero, lisce gonne di seta. La sensualità di queste donne si esprime attraverso gli spacchi, le calze autoreggenti e le labbra rosse. Molto bello il tailleur di maglia a righe e le stampe di rose su gonne e abiti.




















PRADA: L'OSSESSIONE PER LA BELLEZZA







Per la sua sfilata Miuccia Prada ha voluto puntare sullo stereotipo della seduzione come mezzo con cui le donne amano farsi notare. Ma le tipiche ossessioni femminili come paillettes, pellicce, tacchi alti, abiti corti vengono private del loro aspetto provocante e proposte in chiave elegante.
Le silhouette degli abiti sono molto anni venti con dettagli anni Sessanta come le cinghie larghe e gli abiti-cappotto abbottonati.
Prada porta in passerella l’emancipazione femminile anche con accessori proponendo borse e scarpe dallo stile serio e adulto. Particolarmente belli gli stivali in pitone alti fino al ginocchio, pitone proposto anche nei cappotti con risvolti e colli di pelliccia.
L’effetto “rettile è stato ricreato in una serie di abiti ricoperti di scaglie di plastica.
Abbiamo poi soprabiti coi volumi stravolti e la cintura abbassata facili da indossare.
Irriverente il modo in cui le modelle portavano le loro borse strette al petto.
Capi semplici ma non banali, davvero una bella collezione.










MAX MARA: L'ESALTAZIONE DELLA SEMPLICITA'

MaxMara per la collezione AI 2012 si è un po’allontanato dal suo tradizionale stile british per abbracciare una visione più futuristica dei capi. Il montgomery di lana bianca con i leggings in maglia che ha aperto la sfilata ne é la dimostrazione.
Questa “moda del futuro” non rinnega però il passato e prevede alcuni capi classici, come in kilt o il cappotto. I colori sono neutri: bianco, beige, giallo chiaro, grigio... 
Ogni capo viene alleggerito dai dettagli e ci si concentra sui tessuti. Massiccio é l'uso dell'alpaca e della lana mohair. Il cappotto mezza-lunghezza avvolto in un plaid argentato e sfrangiato é uno dei pezzi più belli della collezione.
Mi é piaciuto molto anche il cappotto cammello con cintura in vita portato sui leggins.
Una meraviglia il cappottino di panno che nella parte inferiore si riempie di pieghe.














VERSACE: L'ESALTAZIONE DEL LUSSO

Donatella Versace per la sua collezione invernale si ispira all'amato fratello Gianni e alla sua passione per il collezionismo di opere e manufatti barocchi. 

Questo gusto per il lusso e le cose preziose lo ritroviamo sopratutto nei dettagli degli abiti che hanno calcato la passerella milanese, come ad esempio le monete che sono diventate bottoni e fibbie. 
Abiti neri pieni di dettagli dorati,  linee asciutte e squadrate rifinite al millimetro. Sui vestiti fiori astratti dai colori forti e pelli di rettile dalle tinte sgargianti. Stupendi i cappotti dai tagli militari. 
Lusso estremo nei soprabiti di pitone e pelliccia. 
Per il finale i corpini degli abiti si sviluppano in un vortice di nastri, e le gonne leggere sono impreziosite da piccole piume. 















EMPORIO ARMANI: IL NERO COME PROTAGONISTA ASSOLUTO

Giorgio Armani va controcorrente rispetto a tutti gli stilisti che propongono il colore e sceglie per la sua collezione il nero come assoluto simbolo di eleganza. 
Le linee dei capi sono verticali e spigolose, quasi stilizzate. 
Mi sono piaciuti tantissimo i gambali di pelle che salgono fino al ginocchio e l'uso di lamé e cristalli per dare luce e impreziosire i pantaloni lunghi. 
Qualche tocco di colore lo troviamo negli accessori, ma comunque é discreto e mai esagerato. 
Armani propone come al solito una donna raffinata ed elegante che non ha bisogno di eccessi per apparire.















but it's not the end.. 


Buon sabato sera a tutti voi e ricordatevi: sapere che qualcuno legge quello che scrivo e apprezza le mie foto mi fa sentire davvero felice! ;-)

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