domenica 27 novembre 2011

ASSERTIVITA'....il perfetto compromesso.

Eccomi di nuovo qui, dopo quasi un mese di assenza dal blog, per trattare un argomento insolito e che ha poco a che fare con la moda...
Oggi sul mio blog si parla di assertività.

Questo termine deriva dal latino  "asserere" che significa "asserire"; può essere definito anche come asserzione    (affermazione di sé), una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni senza però offendere o aggredire l'interlocutore. 
Bella sfida riuscirci...il più delle volte sono la prima a fare esattamente il contrario.
Gli psicologi statunitensi Alberti ed Emmons, lo definiscono "il comportamento che permette a una persona di agire nel proprio interesse, di difendere il proprio punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i propri diritti senza ignorare quelli altrui».
Si può anche definire come la capacità di trovare il giusto equilibrio tra il comportamento passivo e quello aggressivo.
Presupposti necessari per un comportamento assertivo sono:
  1. autostima;
  2. adeguata comunicazione;
  3. libertà espressiva;
  4. capacità di rispondere alle richieste e alle critiche;
  5. capacità di dare e di ricevere apprezzamenti;
  6. capacità di sciogliere i conflitti.
L'autostima è fondamentale. Colui che ha una forte stima di sé stesso si relaziona in maniera adeguata con gli altri, mentre il sottovalutarsi non solo impedisce un buon dialogo con sé stessi, ma porta a comportarsi in maniera o passiva o aggressiva.
Nella comunicazione, le persone assertive fanno spesso uso dei pronomi personali e di verbi incisivi (evitando invece un utilizzo smodato di "devo" o "dovrei"), non provano difficoltà a manifestare il proprio disappunto verso l'interlocutore e non mascherano le proprie emozioni. 
Inoltre tra comunicazione verbale e corporea non c'è incongruenza.
Essenziale é inoltre la capacità di ascolto: mentre la persona aggressiva giudica o critica e quella passiva è eccessivamente accondiscendente e sottomessa, quella assertiva è aperta e dà la giusta considerazione a colui che sta parlando. 
Per far questo, ci sono "messaggi di ricezione" di ciò che viene detto, parafrasando quello che le viene comunicato e sintetizzando ciò di cui si sta discutendo. 
Altro elemento indispensabile è l'empatia, vale a dire il riuscire a cogliere la prospettiva dell'interlocutore assumendone il punto di vista.
Alcune delle cause che non permettono lo sviluppo di una condotta assertiva sono:
  1. cattivo apprendimento di comportamenti e condotte non virtuose delle figure familiari;
  2. esperienze negative che hanno generato ansia;
  3. educazione troppo rigida che non valorizza la persona;
  4. radicamento nei propri orizzonti soggettivi con conseguente occlusione di vedute molteplici; 


Tradotto in poche parole significa: persone insicure e di strette vedute, che usano l'aggressività come arma per nascondere la propria insicurezza e dimostrare di essere all'altezza in una situazione. 

L'allenamento assertivo comprende anche stimoli non verbali. Quali:
  1. sincronizzazione;
  2. aspetto fisico;
  3. osservazione;
  4. contatto oculare;
  5. mimica facciale;
  6. spazio sociale;
  7. tono della voce;
  8. gestualità.
In particolare: l'aspetto fisico é importante poiché comunica qualcosa di noi e quindi è necessario aver presente quali accorgimenti utilizzare in tale ambito. Un modo adeguato di presentarsi e comunicare prevede la capacità di saper indossare l'abito adatto, di non essere eccentrici nel vestirsi oppure trasandati.
Di massima importanza è anche il contatto oculare, poiché chi osserva l'altro ha un'adeguata percezione della realtà e dimostra una buona comunicazione.
Esiste poi uno spazio sociale, vale a dire il modo in cui ci si pone di fronte all'interlocutore. La persona passiva assume atteggiamenti di chiusura mentre la persona aggressiva comunica invasione e sopraffazione. 
L'assertivo, invece, con la sua postura, dimostra interesse e partecipazione. Legato allo spazio sociale c'è la visibilità sociale: mentre il timido si mimetizza ed è timoroso (dunque è periferico), l'aggressivo dimostra esuberanza dell'azione e il tono della voce è alto. L'assertivo sa scegliere esattamente dove collocarsi.
La voce: in questo caso la persona assertiva ha ricchezza di toni, modulazioni ed è un bravo oratore, evitando le frequenze elevate. Mentre la persona passiva modula la voce abbassando l'intensità e la frequenza, l'aggressivo è preoccupato solo di ciò che deve dire ed è convinto che solo le dissertazioni culturali abbiano la capacità di destare interesse.
Infine le parole sono rafforzate dalla gestualità: la persona passiva risulta carente nell'usare la gestualità e quella aggressiva irrompe con eccessiva vistosità. La persona assertiva dimostra invece di saper utilizzare la gestualità in maniera corretta, arricchendo così la conversazione.

fonte: wikipedia

Insomma abbiamo capito i vantaggi di essere assertivo. Ora se volete misurare il vostro livello di assertività vi propongo un test a cui potete collegarvi cliccando il link a seguito:

Lasciatemi i vostri commenti in proposito... ;-)

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...